LA TENUTA
LONTANO DAL RUMORE UN'OASI DI PACE
La Tenuta di Montereano comprende 62 ettari di terreni biologici: una vigna, un uliveto, una tartufaia e campi coltivati con cereali antichi come grano duro Khorasan, farro o con legumi tipici come ceci e cicerchia.
L'azienda è contornata da boschi di querce, farnie, carpini, lecci e ciliegi.
In giro per la tenuta si possono incontrare animaletti selvatici come leprotti, fagiani, istrici, donnole, scoiattoli, caprioli, volpi e tanti altri.
L’agriturismo è biologico ed ecosostenibile a gestione familiare, produce e vende pasta bio di cereali antichi, macinata a pietra e trafilata a bronzo.
L' ANTICA RESIDENZA
Nel cuore della tenuta, adagiata sulla prima collina di fronte alla città medioevale di Gubbio sorge L’Antica Residenza Montereano. Le origini della casa padronale partono dal '600 e attraverso successivi ampliamenti e ristrutturazioni arrivano fino ad oggi. A fianco e posto sulla stessa collina c’è un antico casale tipico della civiltà rurale umbra..
La casa padronale fu acquistata ai primi del 900’ dal
Conte Prof. Guido Bonarelli, insigne geologo studioso di fama mondiale e paleontologo, al ritorno dai suoi avventurosi viaggi in terre lontane.
Da allora essa ha subito alcune trasformazioni, lasciando però intatta la sua impronta originale e dando vita ad un’ospitalità familiare che si rivolge a coloro che amano l’arte e la ricerca delle cose autentiche.
Gli appartamenti della villa e del casale, recentemente ristrutturati, sono dotati di riscaldamento, di aria condizionata e di tutti i moderni comfort.
La Residenza è immersa nel parco e circondata da un bellissimo giardino all'italiana. Cipressi, siepi di bosso e pini coronano la sommità della collina rendendola ridente e suggestiva.
I PRODOTTI
L'Azienda Agricola Montereano, dal 1999 è interamente biologica e certificata ICEA. Nei campi circostanti si coltivano cereali antichi come grano duro Khorasan e farro. Sono cereali facilmente digeribili con un glutine più assimilabile, senza alcun residuo di pesticidi chimici.
L’azienda, produce in collaborazione con un mulino-pastificio biologico vicino, con metodi antichi la pasta artigianale biologica, semintegrale, macinata a pietra, trafilata al bronzo, essiccata a freddo. Essa conserva le qualità del seme originario biologico, è ricca di oligoelementi, di antiossidanti, fibre e vitamine, che si perdono normalmente nel trattamento industriale della pasta commerciale.
L’Azienda produce e vende direttamente in azienda pasta bio prodotta artigianalmente con le proprie farine.
Attualmente viene commercializzata per privati e ristoratori pasta bio di farro, grano duro Khorasan nei formati di:
Gigli, Fusilli, Casarecce, Strangozzi e Tagliatelle.
Tanti squisiti sapori da portare a tavola, anche in associazione con legumi, erbe aromatiche e verdure bio!!!
Per informazioni o l'acquisto dei prodotti contattare tramite mail info@montereano.it
L’Azienda Agricola Montereano, con la consulenza dedicata di un agronomo e di un medico gastroenterologo nutrizionista, andando oltre al metodo biologico assolutamente esente da fitofarmaci e pesticidi, promuove con i suoi prodotti, una visione di salute globale della persona e della terra, sostenibile e in armonia con la natura e i suoi ritmi come ad esempio applicando alle colture non intensive l’antico metodo del sovescio per incrementare la fertilità.
L’azienda promuove una alimentazione a base di piatti unici con cereali antichi più digeribili di verdure e legumi bio, contenente una rilevante quantità di proteine di origine vegetale ad alto valore biologico, e di oligoelementi dei semi bio, efficace nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e degenerative così diffuse nella società disfunzionale in cui viviamo.
UNA STORIA AFFASCINANTE
GUIDO BONARELLI
UNA PASSIONE PER LA VITA, UNA VITA PER LA SCIENZA
La storia di Montereano è indissolubilmente legata alla persona di Guido Bonarelli.
Studioso dei primi del 900’, è stato Geologo, Paleontologo, Antropologo,
Pioniere del Petrolio in Italia, Borneo, Argentina e Africa.
I PRIMI STUDI
Guido nacque in Ancona il 25/07/1871 dal Conte Giulio Bonarelli e dalla contessa Giulia Salvadori e morì a Roma l’11/01/1951.
Da giovane si trasferì a Gubbio e da ragazzo si appassionò alla ricerca dei fossili in questo territorio. Dal 1890 cominciò a produrre una serie di pubblicazioni scientifiche sull’argomento dei fossili ammonitici. Si laureò prestissimo e iniziò una carriera accademica prima presso l' Università di Perugia e poi di Torino.
PALEONTOLOGIA
Tra il 1895 e il 1900 Bonarelli pubblicò circa 50 lavori scientifici principalmente sulla paleontologia e la geologia dell’Appennino Umbro Marchigiano, creò dettagliate carte geologiche che rimasero per decenni punto di riferimento.
Risale a questo periodo l’individuazione da parte sua dell’ammonite Collina Gemma
(attualmente disegnata nel logo di Montereano) https://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/geologia-clima/scheda/245.html
GEOLOGIA
Sempre allo stesso periodo risale la scoperta nella Gola del Bottaccione, di un livello geologico caratterizzato da uno scisto bituminoso di piccolo spessore, di colore nero, presente in tutto il mondo ma particolarmente visibile proprio a Gubbio, noto nel mondo scientifico come “Livello Bonarelli” (https://it.wikipedia.org/wiki/Livello_Bonarelli), segno di un disastroso evento anossico risalente a 92 milioni di anni fa.
PIONIERE DEL PETROLIO
Sviluppò la ricerca mineraria e petrolifera nelle isole di Sumatra e Borneo, poi in Argentina e Terra del Fuoco. In questi territori sviluppò anche la sua ricerca antropologica. Nel 1926 contribuì a fondare in Italia l’AGIP. Bonarelli insieme a Porro fu chiamato fino al 1935 a dirigere la ricerca petrolifera
nel nostro Paese.
A questo periodo risalgono 98 relazioni, la maggior parte sulla Sicilia e alcune su Tramutola in Basilicata, dove ha scoperto il più grande giacimento petrolifero italiano, di cui aveva già intuito le potenzialità nel 1927.
LA RESIDENZA.
LUOGO DEL RIPOSO
Nel 1904, tornando in patria con i proventi del suo lavoro di pioniere del petrolio e scienziato, Guido Bonarelli acquistò alcuni terreni a Gubbio in quel di Monteluiano. “Montereano”, nome che egli stesso volle dare a quel posto, fu per lui un' oasi di sollievo, di rifugio e di ristoro; il luogo ideale per momenti di riposo dopo lunghi e faticosi viaggi in terre lontane.
La casa fu ristrutturata negli anni 20’ con le attuali forme e poi di nuovo tra il 2003 e il 2010 con i più moderni criteri antisismici e di comfort abitativo moderno.
